Viene approntato nella grotta di Scurati, la stessa dove si svolge il Presepe Vivente tra fine luglio e agosto.
L’avvenimento etnologico ha molteplici stimolanti aspetti: infatti compendia il mondo contadino, artigianale e pastorale dell’inizio del secolo in Sicilia, non solo nel sito del minuscolo borgo situato dentro il colossale riparo della grotta del Presepe, ma negli utensili, tutti originali, dalle più piccole scodelle d’uso quotidiano alle “putie” e ai “trappeti” completi delle industriosità d’epoca.
Unica, poi, la presenza degli attori di questa “commedia umana”, quasi tutti artigiani veri e personaggi viventi nei cui volti passano le rughe dei millenni di cultura popolare.
L’esperimento si fa ancora più interessante, perché pagando il simbolico prezzo d’ingresso, infatti, si può accedere a genuini prodotti culinari, risentire struggenti sapori, veder nascere davanti agli occhi del buongustaio il raro pane “di casa”, la ricotta di “marcato”, il dolce tipico o lo gnocco “busiato”.
Nessuno certamente proibirà pure, a chi vuole, di prendere i contatti con i “mastri” presenti onde acquistare unicità di lavori, arte antica che altrove rischia l’estinzione.
Un museo vivo, etnografico ma anche antropologico, dove le tradizioni non sono stantii archetipi dentro le vetrine alle fredde luci dei neon, né modelli e collezioni di cose perdute, ma gnosiologia quotidiana delle radici, che scevre dagli usati luoghi comuni, devono essere il punto di riferimento economico e sociale per lo sviluppo e peri giovani dell’Isola.
Informazioni:
0923 973553; 0923 971029; 335 5399471
Come si arriva:
uscita A29, svincolo Castellammare del Golfo, quindi SS187 fino al bivio Custonaci-San Vito